VEdeTTe 2

STUDIO PILOTA

Lo studio pilota VEdeTTe2 è stato effettuato in Piemonte nel 2001, con i seguenti obiettivi:

valutare la fattibilità dello studio in termini di accettabilità per l’utente contattato ed efficienza delle procedure di arruolamento;

confrontare l’efficacia nel reclutamento da parte di intervistatori indipendenti e di intervistatori operatori di SerT;

testare sul campo gli strumenti predisposti in termini di comprensibilità e accettabilità da parte degli intervistati e degli intervistatori;

valutare l’affidabilità delle risposte riguardo all’uso di sostanze stupefacenti tramite un confronto tra questionario e campione biologico.

STUDIO VEdeTTE 2

Lo studio VEdeTTE 2 aveva l’obiettivo di studiare l’efficacia degli interventi effettuati dai SerT per il trattamento della tossicodipendenza da eroina in termini di:

uso di sostanze stupefacenti/psicotrope legali e illegali;

grado di integrazione sociale, familiare, lavorativa e legale;

morbosità per overdose;

sieroconversione da HIV, HBV, HCV.

Lo studio prevedeva un follow-up attivo ad almeno 24 mesi dalla prima intervista, per tutti i soggetti tossicodipendenti in trattamento arruolati nello studio VEdeTTE.

Il campione selezionato era di 2200 soggetti. Il numero di soggetti in studio per ogni regione partecipante è stato calcolato in base al contributo percentuale della regione all’arruolamento della coorte VEdeTTe. Si è data la precedenza ai soggetti che non si erano mai rivolti ad un SerT, se non sufficienti si sono arruolati prima i soggetti che non si erano mai rivolti a quel dato SerT, poi i soggetti che avevano iniziato il primo trattamento della loro vita presso un SerT nello stesso anno in cui erano stati intervistati e quindi i restanti pazienti. Se il numero dei pazienti eccedeva la quota assegnata è stato estratto un campione casuale di utenti.

Per incentivare la partecipazione dei soggetti contattati era previsto un compenso monetario.

I soggetti selezionati per lo studio potevano essere in carico o non in carico al SerT; in comunità terapeutica; in carcere; emigrati in altra regione o all’estero; deceduti. Per ognuna di queste situazioni erano previste specifiche procedure da seguire.

I soggetti erano contattati, reclutati e intervistati da personale estraneo al SerT che aveva già avuto a che fare con soggetti tossicodipendenti e che aveva già esperienza come intervistatore, o da operatori SerT di altra ASL compensati per questa prestazione, con la collaborazione degli operatori SerT di appartenenza del soggetto. Questa procedura garantiva la confidenzialità delle informazioni raccolte che in nessun caso dovevano essere trasmesse al SerT di competenza.

Lo studio si è svolto in tempi diversi nelle varie regioni partecipanti.