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Le teorie alla base del programma

Il modello dell’influenza sociale propone una visione dello sviluppo e dell’apprendimento umano complessa e dinamica, integrando contributi teorici differenti in un insieme organico. Il modello fa riferimento alla teoria dell’apprendimento sociale, all’approccio life-skills, al modello health belief, alla teoria dell’azione ragionata e a quella delle norme sociali.

Secondo la teoria dell’apprendimento sociale, elaborata da Bandura negli anni Sessanta, la personalità di un individuo si struttura nell’interazione tra ambiente, comportamenti e processi psicologici individuali. Apprendere dall’osservazione è un concetto fondamentale: il soggetto modella i propri comportamenti, atteggiamenti e reazioni emotive osservando quelli degli altri (Bandura, 1977).

L’approccio life-skills, pur riconoscendo la complessa interazione tra fattori personali, sociali e ambientali alla base dei comportamenti a rischio, enfatizza le competenze personali come punto focale per gli interventi di prevenzione.
Nel glossario della promozione della salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (1998) le life-skills vengono definite come “l’insieme delle abilità utili per adottare un comportamento positivo e flessibile e far fronte con efficacia alle esigenze e alle difficoltà che si presentano nella vita di tutti i giorni”.
L’approccio life-skills fa riferimento alla teoria del comportamento problematico (Jessor & Jessor, 1977): all’interno dei tre sistemi di influenza psicosociale (personalità, ambiente percepito e comportamento) intervengono fattori di rischio e di protezione, producendo una diversa disponibilità al comportamento problematico.

Il modello health belief, sviluppato da Rosenstock (1966) e modificato da Becker (1974), si basa sul concetto per cui la valutazione di rischi e vantaggi percepiti di un comportamento condizionano l’assunzione del comportamento stesso. Di conseguenza fornire informazioni sui rischi legati all’assunzione di sostanze psicoattive può prevenirne l’uso, inducendo atteggiamenti sfavorevoli verso l’uso di sostanze. La teoria dell’azione ragionata, elaborata da Fishbein e Ajzen, sostiene che le intenzioni, alla base del comportamento di un individuo, abbiano due elementi costitutivi: l’atteggiamento dell’individuo verso il comportamento e le norme sociali percepite dall’individuo rispetto al comportamento stesso. L’uso di sostanze viene dunque descritto come una scelta razionale. Il modello sottolinea l’importanza delle intenzioni e della componente normativa nella formazione del comportamento degli individui (Fishbein & Ajzen, 1975).

La teoria delle norme sociali, elaborata da Perkins e Berkowitz (1986), sostiene che il nostro comportamento è influenzato dalle percezioni errate di come gli altri membri del nostro gruppo sociale pensano ed agiscono. La teoria suggerisce che le influenze dei pari si basano più su quello che pensiamo che gli altri credano e facciano (le “norme percepite”) che su proprie convinzioni e azioni (le “norme vere e proprie”). Questo divario tra “percepito” e “reale” può indurre il comportamento a rischio; si può dunque intervenire correggendo le percezioni ed approssimandole ai dati reali (Perkins & Berkowitz, 1986).

Bibliografia:

Bandura A. Social Learning Theory. Prentice Hall, Englewood Cliffs NJ, 1977

Becker MH. The health belief model and personal health behavior. Society for Public Health Education, San Francisco CA, 1974

Fishbein M, Ajzen I. Belief, attitude, intention, and behavior: an introduction to theory and research. Addison-Wesley, Reading MA, 1975

Jessor R, Jessor SL. Problem behavior and psychological development: a longitudinal study of youth. Academic Press, New York NY, 1977

Perkins HW, Berkowitz AD. Perceiving the community norms of alcohol use among students: some research implications for campus alcohol education programming. Int J Addict. 21: 961-976, 1986

Rosenstock IM. Why people use health service. Milbank Mem Fund Q. 44: 94-127, 1966

OED - Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze


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